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RESOCONTO DI GIORNATA

Top & Flop della 38ª giornata

Con le gare della 38esima giornata si è chiuso anche il campionato di Serie A 2016-2017. Come sempre ecco l’elenco dei giocatori che, al di là del voto conseguito, hanno meritato secondo noi gli oneri della ribalta e quello dei calciatori che, al contrario, sono risultati particolarmente deludenti.


FantTop

Dzeko (Roma) – da “paracarro” a capocannoniere sono bastati dodici mesi. Quest’anno ha dimostrato di essere un bomber di razza, come ai tempi di Wolfsburg. Ha sbagliato tanto anche in questa stagione, ma in compenso ha totalizzato quasi 30 gol (29 per la precisione). Potente, a tratti devastante, all’Olimpico ha praticamente sempre centrato la porta in ogni singola occasione. Prodigioso.

Mertens (Napoli) – falso 9? No, vero bomber. Ben 28 le reti messe a segno dal trequartista belga. Uscito di scena Milik, Mertens si è preso il non semplice compito di trasformare in gol la sempre enorme quantità di occasioni messe a disposizione dai fantasiosi compagni. Bomber.

Gomez (Atalanta) – da quando è in Italia ha sempre disputato buone stagioni, ma quest’anno si è assolutamente superato: 16 gol e 10 assist. Insieme a una banda di giovani terribili e al genio di Gasperini, ha portato la Dea in Europa, diventando uno dei “personaggi” più amati della Serie A. Rivelazione.

Defrel (Sassuolo) – tripletta nell’ultima uscita stagionale e nella sua ultima partita, quasi sicuramente, con la maglia del Sassuolo. Il non più giovanissimo francese sembra essere pronto per la definitiva consacrazione in una Big. Peccato che quest’anno, complice gli infortuni e il complessivo campionato sottotono dei neroverdi, non sia riuscito a brillare particolarmente. Maturo.

Falcinelli (Crotone) – è il principale artefice della fiaba calcistica scritta dal Crotone nel girone di ritorno. Il team calabrese è riuscito a salvarsi proprio all’ultima giornata, aiutato dai gol del suo bomber. Con le sue 13 marcature ha fatto meglio di attaccanti già consacrati nell’Olimpo calcistico della Seria A come Dybala, un po’ sacrificato dall’arrivo di Higuain a dire il vero, Muriel e Destro. Miracoloso.  


FantaFlop

Chiesa (Fiorentina) – forse per lui sono stati usati aggettivi altisonanti un po’ troppo presto. Negli ultimi mesi si è visto un po’ poco, mentre fino a Pasqua era già considerato da nazionale. La gara di ieri contro il Pescara esemplifica la sua non del tutto piena maturità. Acerbo.

Pucciarelli (Empoli) – onestamente non è mai stato un giocatore da Serie A. Ieri è entrato al 60esimo chiamato a dare una marcia in più ai suoi e, invece, spesso ha balbettato. Chiamato a ispirare la manovra offensiva dei toscani in molte occasioni, anche a causa della scarsa vena di Maccarone e dei molti problemi fisici di Mchedlidze, si è costantemente dimostrato prevedibile e poco ispirato. Abulico.

Bacca (Milan) – onestamente quando sbarcò a Milano sembrava destinato a ripercorrere le gesta dei grandi centravanti rossoneri del recente passato. Lo scorso anno il colombiano ha trovato buoni spunti, ma quest’anno è stato spesso deludente. Il rigore sbagliato di oggi certifica il termine della sua avventura rossonera. Svogliato.

Angella (Udinese) – goffa autorete. Udinese con i remi in barca da settimane. Era lecito attendersi un finale di stagione con più orgoglio da parte dei friulani. Scomposto.

Munoz (Genoa) – quando giocava al Palermo sembrava il nuovo Ayala, ma onestamente è risultato ampiamente sopravvalutato. Bluff. 

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Commenti all'articolo
AndreaLoFranco

Belotti prima di Defrel

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